Sarde a beccafico

Un piatto tipicamente siciliano nato dalla rielaborazione “povera” di una pietanza esclusiva per le tavole dei nobili.
Prende il nome da una passeracea canora lunga circa 15 centimetri e dal peso di non più di 20 grammi che i nobili siciliani amavano cacciare perchè, a loro detta, aveva delle carni molto saporite.

La caccia non era certo attività per i poveri i quali, come si sa, si dedicavano e solo per sopravvivere, alla pesca ed all’agricoltura e fu così che l’uccellino venne sostituito dalle più reperibili sarde e da agrumi, prodotti vegetali e formaggi.

Le interiora del beccafico, usate come farcitura nella ricetta “ricca”, sono state sostituite dalla mollica di pane ed il succo di agrumi é stato introdotto per attenuare l’odore di pesce.

Insomma … geniale ed a tutto vantaggio della tasca, del palato e anche … del beccafico.
Tra l’altro questo piatto fa  parte dei Piatti del Natale Italiano e questo la dice molto lunga sul fatto che sia più che tradizionale.

Ingredienti per 4 persone

  • Sarde 1 chilo
  • Pane grattugiato 150 gr
  • Acciughe sotto sale 8
  • Uva sultanina 60 gr
  • Pinoli 60 grammi
  • Zucchero semolato 100 gr
  • Limone 1
  • Prezzemolo tritato una manciata abbondante
  • Olio extravergine di oliva 1 cucchiaio da minestra più q.b.
  • Sale fino q.b.
  • Pepe nero macinato q.b.
  • Alloro 12 di foglie

Squamate le sarde e liberatele della testa e delle interiora ed apritele a libro dalla parte del ventre togliendo la lisca.

Lavatele sotto acqua fredda corrente e fatele quindi asciugare su un panno.

In una padella soffriggete il pane grattugiato in due cucchiai d’olio abbondanti e, quando sarà dorato, prendetene due terzi e metteteli in una terrina.

Unite le acciughe tagliuzzate o tritate (le avrete prima diliscate e dissalate sotto l’acqua corrente fredda), l’uva sultanina (che avrete fatto rinvenire per circa 30 minuti in acqua tiepida e poi strizzato), i pinoli, il prezzemolo tritato, il sale ed il pepe.

Mescolate bene il tutto fino ad ottenere un composto omogeneo con il quale farcirete le sarde.

Chiudete i pesci usando uno stuzzicadenti.

In una teglia unta con l’olio disponete le sarde separandole una ad una con una foglia di alloro.

Sciogliete lo zucchero nel succo del limone e quindi cospargete le sarde con il restante pane grattugiato, spruzzate col succo di limone zuccherato, versate un filo d’olio e fate cuocere in forno preriscaldato a 180°C per circa mezz’ora.

Servite ben calde e abbinate con Corvo rosso I.G.T.

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