Un po’ di “bon ton”: apparecchiare la tavola

Ricette, consigli, trucchi, Storia, vini lo scibile Enogastronomico  in questo Blog é servito da 7 anni (avremo presto la crisi del 7° anno?) e seguiranno tante altre portate nel tempo a venire.

Siamo in grado di preparare pasta all’uovo fatta in casa, di sapere quando sono nati i tortellini, di conversare parlando di Cucina degli Antichi Romani o di Cucina regionale, di dolci  … ma … tutto ciò trova la sua espressione migliore se abbiamo ospiti. E allora invitiamo i nostri amici, i colleghi, il Capo … facile no?

Ore passate al Mercato per fare la spesa, acquistare i tagli di carne bovina più idonei alle ricette che vogliamo preparare … una giornata, se non due, in cucina a tagliare, spianare, impastare, soffriggere, mantecare, sbattere, farcire ... per preparare antipasti, timballi, arrosti, desserts … mezza giornata passata in Enoteca a scegliere i vini … e finalmente si arriva alla fine delle fatiche per servire caldi, tiepidi o freddi i frutti della nostra abilità.

Servire? Servire dove? Ma su una tavola degnamente apparecchiata, ovvio … come non averci pensato … tutta quella fatica e tutto quellamore devono avere come cornice un servizietto all’americana, due posate ed un bicchiere?
Niente affatto, la nostra fatica merita una scenografia degna!

Da una tavola apparecchiata si vedono anche lo stile ed il carattere della padrona di casa per cui non fatevi influenzare da quello che avete visto in tivù al “Grand Royale Restaurant du Marquise Grand Uff Ciambellan” la settimana scorsa. A quel punto meglio copiare dalla Trattoria “Magnamose tutto” e sarà tutto meno formale ma più personale.
Ricordiamoci una regola base: non siamo un ristorante per cui leccessiva ricercatezza sarebbe fuori luogo.

Prima di tutto la tavola deve essere abbastanza grande perché ogni persona si possa muovere con facilità ma … non troppo grande per non tenere distanti gli ospiti e rendere difficile la conversazione. Quindi attenzione al numero delle persone che inviterete.

Prima di disporre la tovaglia sarebbe opportuno coprire il tavolo con un mollettone, sia per proteggerlo dal calore e dalle macchie che per attenuare il rumore delle stoviglie.

Può essere di cotone o lino, in tinta unita o fantasia. Lunica cosa a cui bisogna fare attenzione é che i colori siano coordinati con le stoviglie e che il colpo docchio non sia troppo violento (tovaglia rossa e piatti arancio, ad esempio). La perfezione sarebbe avere la tovaglia con toni molto più leggeri di quelli delle stoviglie (azzurro pallido con stoviglie blu). Se si può evitiamo il bianco totale. La tovaglia bianca vuole piatti colorati.

I piatti potranno essere o meno posati sui sottopiatti, altrimenti saranno messi al posto del commensale non più di tre alla volta (antipasto, primo, secondo). Se hanno un disegno solo su una parte lo stesso dovrà essere posizionato in modo da essere di fronte al commensale.

Le posate saranno disposte così: alla sinistra del piatto le forchette con i rebbi verso lalto, avendo cura di disporle dallesterno verso linterno nell’ordine in cui verranno usate. Si usano infatti partendo da quella più esterna e venendo avanti verso il piatto.

I coltelli saranno a destra con la lama verso il piatto ed anche per essi vale l’ordine in cui verranno usati.

Alla fine della fila di coltelli ci sarà il cucchiaio con lincavo in su.

Ne’ le forchette ne’ i coltelli dovranno essere più di tre (evitare file da vetrina di armeria).

Le posate da frutta e quelle da dolce saranno invece disposte orizzontalmente al piatto. I manici della forchetta saranno verso sinistra, quelli del coltello e del cucchiaio (o cucchiaino) verso destra. Il coltello va messo tra forchetta e cucchiaio.
Anche per queste posate vale lallineamento secondo l’ordine duso.
La prima sarà  verso il centro del tavolo.

I bicchieri saranno leggermente a destra del piatto disposti in obliquo, (pratica-mente davanti alla punta del coltello più vicino al piatto).

Immediatamente adiacente al piatto avremo quello per lacqua. A lato, andando dal bordo del tavolo sino al centro, avremo nellordine: primo vino, secondo vino, terzo vino.
I bicchieri non dovranno essere più di quattro compreso quello dell’acqua.

Il tovagliolo si mette al centro del piatto.

I centrotavola … sono belli, danno il tocco finale alla nostra tavola apparecchiata ma … attenzione … che non siamo troppo alti per non ostacolare la vista.

Ora siamo pronti a ricevere i nostri ospiti … facciamoli accomodare. Come disporli?
Così:
Un po’ di “bon ton”: assegnare i posti a tavola

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