Un po’ di “bon ton”: assegnare i posti a tavola

Tutto é pronto … la tavola é apparecchiata … in cucina siamo avanti con le portate da cuocere, i dolci sono in frigo, i vini rossi e bianchi pronti per essere serviti, una leggera musica di sottofondo … arrivano gli ospiti.

Un aperitivo e quindi linvito ad accomodarsi a tavola… e qui iniziano i problemi.

Dove facciamo sedere le persone?

Sarà la padrona di casa a destinare ciascuno al suo posto invitandolo direttamente ad accomodarsi dopo essersi posta alle spalle della sedia destinata a quellospite.

Qualcuno potrà obiettare che chiamarli non serve se abbiamo messo dei segnaposto con il nome. Niente di più scorretto.

La scena sarebbe imbarazzantissima se non addirittura comica. Tutti che girano intorno al tavolo cercando il proprio nome, chi inforca gli occhiali, chi si fa leggere il cartoncino da altri … Ugo che durante la “caccia al tesoro” vede il segnaposto di Maria e la chiama a gran voce … i segnaposti sono carini ma é bene invitare a voce lospite alla sua sedia ed usarli come “ricordino” da portar via.

Come verranno assegnati i vari posti?

Prima di tutto alternando un uomo e una donna ma non mettendo vicini o uno di fronte allaltro, le persone che fanno coppia tra loro, questo per facilitare le conversazioni tra commensali.

I padroni di casa, se una coppia, siedono ciascuno a capotavola.

A destra delluomo ci sarà la donna più importante ed a destra della donna luomo più importante.

Per importanza si intende anche l’età anagrafica non solo la posizione sociale.

I più anziani saranno i più vicini al capotavola.

Alla sinistra delluomo siede la donna che segue in importanza quella seduta a destra ed alla sinistra della donna luomo che segue di importanza quello che siede a destra.

Si prosegue così rispettando lordine di importanza e lalternanza dei sessi.

I parenti, i più giovani o quelli con cui i padroni di casa hanno meno confidenza, saranno le persone più lontane dai capotavola.

Se chi invita e’ un single, il posto allaltro capo della tavola verrà dato allospite più importante e del sesso opposto.

Ma a volte qualcosa cambia … dipende dal numero dei commensali e dalla forma del tavolo.

Se i commensali sono sei, dieci o più di dieci, i problemi non sussistono, indipendentemente dalla forma del tavolo, ma se sono quattro oppure otto allora sarà necessario rivedere qualcosa.

Prendiamo il caso che siano marito e moglie ad invitare una coppia, quindi quattro commensali.

Se il tavolo è quadrato o rotondo, la padrona di casa metterà di fronte a se’ l’altra signora così, automaticamente, il padrone di casa avrà l’ospite femminile alla sua destra e lospite maschile di fronte.

Se il tavolo é rettangolare, la padrona di casa fa sedere alla sua destra luomo e di fronte a sela donna.

Vediamo ora come ci si comporta in caso di otto commensali.

Qualunque sia la forma del tavolo bisogna ricordare che se i due padroni di casa prendono posto ciascuno a capotavola alla fine risulteranno due donne e due uomini vicini.

In quel caso la regola é comportarsi come se chi ospita fosse single, ovvero uno solo dei padroni di casa sarà capotavola ed avrà di fronte la persona più importante e del sesso opposto.

A destra del capotavola siede laltro componente della coppia padrona di casa.

Complicato? No, solo a dirsi … a farsi é semplicissimo.
Ovviamente in caso di tavolata numerosa sarà bene farsi uno schemino magari utilizzando i tempi morti durante la preparazione del cibo.

Peraltro, visto che ognuno di noi ha di solito un solo tavolo da pranzo in casa, basterà seguire le regole specifiche per quel tipo di tavolo.

Un’ultima cosa che dedico agli ospiti.
C’é la garbata usanza di offrire fiori alla padrona di casa.
Per la consegna c’é una regola precisa.
I fiori non si portano direttamente al momento di presentarsi per l’invito ma si mandano al pomeriggio se si é invitati a cena ad al mattino se si partecipa a un pranzo.

Quando arriviamo nella casa la nostra ospite avrà già apparecchiato e preparato la sala da pranzo e rischia di rimanere lì con i fiori in mano, di posarli a caso dove capita o ad affannarsi a cercare un vaso per disporli.
Mandandoli prima le daremo la possibilità di sistemarli con calma.
Non si mandano nemmeno il giorno dopo perché in quel caso costringeremmo la padrona di casa a telefonarci per ringraziare a posteriori e i fiori non sarebbero cornice all’evento del giorno precedente.
Ovvio invece che vini o altro da consumare a tavola dovranno essere portati al momento dell’arrivo nella casa.
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