Il nome degli strangozzi ha origini tragiche.
In Umbria, durante il dominio delllo Stato Pontificio, alcuni anticlericali si appostavano nelle strade ad aspettavano che passasse un prete. Quindi lo assalivano e lo strangolavano usando le stringhe delle proprie scarpe.
Da lì stringozzi (stringhe), strangozzi (da strangolare) e strozzapreti (di cui non serve spiegazione etimologica).
Un altro legame degli strangozzi con i problemi derivanti dal dominio Pontificio é dato dal fatto che questa pasta non contiene sale.
Quando il Papa mise una pesante tassa su questo ingrediente la rabbia degli Umbri fu davvero tanta (sfociò persino nella tristemente nota Guerra del Sale a Perugia nel 1540). Per cui, un po’ per mancanza di sale e tanto per protesta, gli Umbri decisero di non usarlo più.
Gli strangozzi sono una pasta lunga a forma quadrata che fa parte della cosidetta “pasta di tradizione contadina”.
Si preparano usando farina 00 (2/3), farina di grano duro (1/3) e acqua.
Una curiosità sulla preparazione degli strangozzi viene dal metodo per impastarli.
La regola popolare impone che non si devono usare solo le mani, ma bisogna muovere in sintonia anche i fianchi, impastarle, come si dice da quelle parti: “a culu mossu”.
Oggi con le moderne impastatrici casalinghe potete pure stare fermi, tanto non serve.
La loro superficie ruvida li rende particolarmente adatti a sughi “importanti” e saporiti.
Si condiscono con il sugo di funghi porcini o si prepara la cosidetta “tartufaglia”, un condimento ottenuto con olio extravergine d’oliva, pecorino umbro grattugiato e fettine di tartufo nero.
Ma la ricetta più nota é quella che segue.
Ingredienti per 4 persone:
Strangozzi 300 grammi
Salsicce 2
Aglio 1 spicchio
Latte 4 cucchiai
Panna 2 cucchiai
Farina 00 1 cucchiaio
Olio d’oliva extra vergine d’oliva 2 cucchiai
Vino in abbinamento: Torgiano rosso riserva
Fate cuocere la pasta in abbondantissima acqua salata e, 10 minuti prima della cottura (gli strangozzi buoni hanno un tempo di cottura sui 15 minuti), liberate le salsicce dalla pelle e spezzettatele grossolanamente a mano.
Fatele quindi rosolare in una padella molto capace e a bordi alti con l’aglio e l’olio.
Quando la salsiccia sarà dorata unite la farina a pioggia, il latte e la panna e fate cuocere per 5 minuti a fiamma molto bassa.
Scolate gli strangozzi e fateli saltare nella padella 1 minuto col sugo.
Servite molto caldi.
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3 risposte a “Strangozzi alla norcina (Umbria)”
…Ci siamo, decisamente…slurp !
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Vorrei la vera ricetta per preparare il fegato alla veneta: grazie. luca
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Prima possibile. Le richieste dei miei followers per me sono Legge
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