Fritta è bona anche una ciabatta dicono in Toscana … ed io sono una frittodipendente al terzo stadio. Voi?
Per cui ogni sistema per friggere ha sempre riscosso il mio interesse.
L’ultima frontiera è la friggitrice ad aria.
Carmela, una mia cara amica, non ne è affatto entusiasta ed ogni volta facciamo lunghe discussioni in merito … ma non ha proprio torto del tutto.
D’altra parte la sua opinione coincide con quella del critico gastronomico inglese Jay Rayner e direi che non è poco …

Premetto che non dovete aspettarvi fritti “fritti” ma decisamente molti vicini ai fritti.
Ci sono i pro e i contro …
Innanzitutto permette un notevole risparmio di consumo di olio anche perché nella friggitrice tradizionale, o si frigge ogni giorno, oppure l’olio finisce con l’irrancidire,
l’olio va cambiato appena non è più limpidissimo, va filtrato ogni volta dopo l’uso per eliminare residui di alimenti e va scelto un olio che resista ad una temperatura sino a 180°C perchè altrimenti degrada ed inevitabilmente, a dispetto di quanto ci raccontano i produttori di vari olii, il più sicuro è quello d’oliva che però ha costi decisamente superiori.
Chi l’ha inventata
E’ stato Fred van der Weij, un Olandese che desiderava la massima croccantezza della patatina fritta senza friggerla, nel 2005, ha iniziato a sviluppare il progetto della friggitrice ad aria.
I metodi alternativi al fritto tradizionale richiedevano molto tempo ed i vari risultati non erano entusiasmanti. Il forno a convenzione, per esempio, le rendeva asciuttissime.
Dopo tre anni di prove Van der Weij ha realizzato un prototipo a forma di uovo, che venne realizzato da una nota multinazionale olandese, e presentato a Berlino nel 2010.
Funzionava con una combinazione tra radiazioni a corto raggio ed un flusso d’aria molto potente. Oggi la stessa multinazionale è ancora proprietaria del brevetto.

Van der Weij da anche consigli per la scelta di una buona friggitrice ad aria affermando che la stessa deve avere questi requisiti:
- Possibilità di regolare la temperatura
– Temperatura massima prevista 200°C
– Funzione di pre-riscaldamento
– Cestello capace
Come funziona
La friggitrice ad aria è dotata di una cosiddetta camera di cottura dove, a temperature altissime, circola aria.
L’aria circola tutto attorno all’alimento per cui è buona norma non stipare troppo il cestello per non creare punti “chiusi”.
Basterà ungere appena il cibo (io lo ungo mescolandolo con le mani ed utilizzando un solo cucchiaio di olio) e non servirà mescolare. Si otterrà una frittura simile a quella tradizionale.
Come molti altri metodi di cottura, la frittura ad aria innesca l’effetto Maillard, una serie di fenomeni derivanti dall’interazione tra zuccheri e proteine che danno origine ad elementi di colore bruno con odore di crosta di pane appena sfornato.
Louis Camille Maillard era un chimico e medico Francese che durante vari esperimenti per riprodurre la sintesi proteica (che qui non vi spiego perché risulterebbe noioso per molti) scoprì l’effetto di cui sopra.

La temperatura raggiunta dalle friggitrici ad aria è elevatissima (si superano in certi modelli i 200°C) e questo fa dell’elettrodomestico un elettrodomestico energivoro (un neologismo che ultimamente sentiamo molto spesso) ma c’è chi sostiene che la spesa in energia viene compensata dal risparmio di grassi.
Una cosa è certa: la tecnica di friggere ad aria permette di mantenere intatte le proprietà degli alimenti utilizzati.
Differenza tra forno e friggitrice ad aria
Sia la friggitrice ad aria che il forno a convenzione utilizzano elementi di riscaldamento a convenzione, bruciatori e ventola.
Cottura a convenzione: più progressiva, grigliatura su più livelli, può essere utilizzata per tutti i tipi di alimenti, si può cucinare più di un alimento alla volta.
Cottura con friggitrice ad aria: l’elemento di convenzione è potente il doppio, l’aria calda funziona come l’olio caldo quando si frigge, avvolgendo completamente il cibo con un calore intenso e uniformemente distribuito.
Una friggitrice ad aria è quindi come un piccolo forno elettrico ventilato, col vantaggio che è in grado di eliminare molta più umidità dalle pietanze e garantire un risultato croccante e asciutto.
Ovviamente, la sua resa ed efficienza varia anche in base al modello utilizzato ed alla potenza generata.
A differenza di un forno ventilato, la friggitrice ad aria deve essere utilizzata con prodotti freschi.
Cosa si fa con la friggitrice ad aria
Non pensate che, come afferma Rebecca Abbott, food blogger americana, che si possa cucinare qualunque cosa, non è affatto così.

Ci si limita a patatine, crocchette, cotolette, crostacei, verdure, pesce, pollo o la si utilizza per riscaldare il cibo avanzato in quanto non lo secca.
Molti modelli vengono venduti provvisti di ricettario e sono quelli che mi sento di consigliarvi.
Ma non credete che davvero tutte le ricette indicate si possano realizzare con soddisfazione.
In conclusione
Vantaggi
– Quantità minime di olio utilizzate
– Fritti con meno grassi, più leggeri
– La possibilità di consumare fritti saltuariamente anche per chi ha problemi colesterolo
– L’olio non raggiunge il punto di fumo (la temperatura in cui l’olio scaldandosi, prima di bollire, inizia a fare fumo sprigionando l’acroleina, una sostanza tossica per il fegato ed irritante per la mucosa gastrica
– Meno sporco e nessun odore di fritto
– Maggiore igiene
– Pulizia semplice e rapida
– Nessun rischio di ustioni a causa di fuoriuscite e schizzi di olio caldo
Svantaggi
– Prezzo iniziale (in caso si utilizzi poco)
– Necessità di avere uno spazio adatto
– Consumo energetico elevato
In conclusione, su questo elettrodomestico è stato detto di tutto e di più (mi ci son messa anche io) ciascuno potrà farsi le sue idee (scrivetemi nei commenti le vostre opinioni e, se possedete questo elettrodomestico, la vostra esperienza … potremmo aprire una discussione fruttuosa) e poi decidere se acquistarlo o meno.
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