Custoza é una Frazione di Sommacampagna in provincia di Verona.
Si trova al limite dell’anfiteatro morenico del Garda, quella bellissima zona composta da cerchie collinari che circondano ampie pianure e che si è formata durante i 4 cicli glaciali Günz, (da circa 680.000 a 620.000 anni fa), Mindel (da circa 455.000 a 300.000 anni fa), Riss (da circa 200.000 a 130.000 anni fa) e Würm, (da circa 110.000 a 12.000 anni fa).
Le prime documentazioni scritte dell’insediamento sono della metà del 1200 e fanno riferimento al fatto che Custoza entrò a far parte di un insieme di fortificazioni situate tra Sommacampagna e Villafranca.
Da questo fatto deriva lo stesso nome della località che significa appunto “custodia”.
Fu dominio prima degli Scaligeri, quindi dei Visconti, dei Carraresi, dei Gonzaga e degli Sforza per poi finire sotto la Repubblica di Venezia.
Nel 1413 un condottiero di ventura, tale Martino Manfredi detto Martino da Faenza (la sua città natale) acquistò dalla Repubblica di Venezia i diritti su Custoza che in seguito, nel Secolo XVII, andò alla Famiglia Da Prato e quindi agli Ottolini.
Dopo il Congresso di Vienna (1815) Custoza entrò a far parte del Regno Lombardo-Veneto.
Nel 1866 divenne parte del Regno d’Italia.
Custoza ha il nome legato a due sanguinose e tragiche battaglie tra Piemontesi ed Austriaci che videro, in entrambi i casi, la sconfitta degli Italiani.
La prima battaglia avvenne tra il 22 ed il 27 luglio 1848 nel corso della Prima Guerra di Indipendenza, la seconda fu combattuta il 24 giugno 1866 quando ebbe inizio la Terza Guerra di Indipendenza.
Ma, a prescindere da storicità sanguinose, Custoza è una ridente località che offre ai visitatori molte occasioni, sia naturalistiche che architettoniche, per passare da “esperienze” storiche ed eno-gastronomiche.
Boschi di querce, uliveti, vigne con sullo sfondo le Prealpi bresciane, le cave di marmo rosa del Monte Pastello, le mura della bellissima Verona sullo sfondo del panorama, sono quanto si presenta alla vista.
Il Borgo, Villa Pignatti, i parchi e le ville patrizie sono méte imperdibili.
Senza trascurare, per gli appassionati di Storia, l’Ossario che, oltre ad essere testimonianza diretta e concreta del nostro Risorgimento, permette di godere, salendo alla Loggia balaustrata, di un fantastico panorama dell’immenso territorio circostante.
Non deve mancare una visita alla Valle dei Molini splendida oasi ecologica costellata di antiche corti agricole tra cui Molino Vecchio costruita dai Conti Ottolini.
Ancora una volta, quindi, un consiglio di viaggio, una méta che vale la pena di raggiungere sia a scopo culturale che storico che, ovviamente eno-gastronomico.
Custoza infatti è luogo di … vino in quanto vi si produce un bianco fresco e delicato dal colore giallo paglierino molto trasparente e profumato.
Uno dei vini più “saporosi” del Veneto … il Bianco di Custoza appunto.
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