
Una rubrica particolare … i miei Ristoranti del Cuore … locali dove vado a farmi coccolare le papille gustative e dove non trovo solo una Cucina eccellente, ma dei veri e grandi Amici.
Questa Rubrica vuole essere un omaggio alla loro eccellenza ed una dimostrazione sincera d’affetto.
E perché no … uno scrigno di consigli per i miei lettori.

La trattoria, è stata fondata da Giovanni Battista Peirano detto “il Bruxaboschi” nel 1862 e vede la stessa famiglia ai fornelli ed in sala da 5 generazioni.

Perché quel “bruxaboschi” (con la u come la u francese di perdu e la x come la j francese di jour)? Un aneddoto tramandato da generazioni, narra che Giovanni Battista dopo essere stato accusato di non svolgere alacremente le sue mansioni, una notte avesse tagliato tutta l’erba del bosco di famiglia e da lì …

Giovanni Battista e sua moglie Rosa furono dunque i fondatori della Trattoria, ed in una delle salette della Trattoria (la mia saletta preferita) si possono vedere i loro ritratti oltre che numerosi molti oggetti da loro utilizzati, quadri storici ed articoli di giornali che parlano dell’attività.
Una saletta che è il Museo storico della Trattoria.
Vi si trovano notizie e cimeli storici che ci parlano del passaggio di Giuseppe Mazzini e del celeberrimo violinista Barbieri (unico al quale era concesso dal Comune di Genova suonare il violino di Nicolò Paganini).

piatto realizzato con impasto a mano e tirato al mattarello
Vennero poi Ernesto e Gemma genitori di Ada e Ivana e nonni di Matteo e Giovanni.
Gemma iniziò a 9 anni a partecipare alla Cucina (le avevano costruito uno sgabellino apposta) trasmettendo la sua passione e la sua conoscenza alle figlie Ada e Ivana, al genero Sandro ed al nipote Matteo.
Le ricette di famiglia … ancora oggi si possono assaporare nella Trattoria.
Nonno Ernesto … laborioso e dedito alla famiglia, amico di tutti, giusto e generoso nel silenzio, anche amico di Dio: un vero patriarca. La sua filosofia verso i clienti era quella di “farli stare bene”, la tavola doveva essere sempre curata nei minimi dettagli, l’accoglienza cordiale ed attenta alle esigenze dei commensali, la filosofia nel servizio che ha tramandato ai suoi nipoti era “mai a mani vuote, nel tragitto tra sala e cucina”.

Le sorelle Ada e Ivana, le mie amiche e coetanee, sono la quarta generazione, gentili e sempre sorridenti, Ivana in sala ed Ada in cucina, sempre disposte a raccontare i tanti aneddoti sui tempi passati della trattoria.
Raccontano di quando erano bambine e, sull’attuale terrazza, al fresco degli ippocastani secolari ancora presenti, si riunivano con parenti ed amici nelle serate estive … ognuno suonava uno strumento musicale, si cantava, si rideva, si mangiava e beveva … in un clima che ancora aleggia in questo locale fantastico dove troverete ancora l’ospitalità che ha sempre contraddistinto il Bruxaboschi.

Quindi siamo arrivati ai fratelli Matteo e Giovanni … il primo eccelso Chef che unisce, amore, professionalità tradizione e innovazione, oltre ad una creatività a tutto sbalzo ed il secondo un eccellente Sommelier appassionato e molto preparato, che mai una volta sbaglia a consigliare i giusti abbinamenti.
Ambedue sempre sorridenti, amichevoli e disponibili e che posso annoverare tra i miei più cari e sinceri amici.

La generosità del Bruxaboschi per il suo storico anniversario ci ha voluto regalare “Le ricette dei 160 anni del Bruxaboschi”
Personalmente preferisco andarci e gustare direttamente queste ed altre prelibatezze!
Trattoria detta del Bruxaboschi
Via Francesco Mignone 8
Genova
Tel:
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