
Fanno parte a pieno titolo dei Piatti del Natale italiano anche se questo uso è abbastanza recente.
Infatti, la prima documentazione scritta di tale ricetta, si trova nel ricettario del Crisci che risale al 1634 ma non viene detto che si trattava di un dolce tipicamente natalizio.
Oggi sono considerati non solo dolci natalizi, ma anche tipicamente Napoletani.
Vengono però preparati in altre Regioni e Città Italiane e cambiano il nome.
A Taranto sono i “sannacchiudere“, a Lecce i “purcedduzzi” (porcellini fritti) o pizzi cunfitti.
In Abruzzo, Molise ed in alcune zone del Lazio e Marche diventano “cicerchiata”.
In Calabria e Basilicata sono “cicerata”.
Sempre in Calabria, nella provincia di Reggio Calabria e, in Sicilia, in provincia di Messina, ecco la “pignolata”
Una curiosità … nell’area dell’Alto Sangro e della Valle Latina, particolarmente a Ceccano, con il nome “struffoli” si intende un dolce tipico di Carnevale diffuso in più parti d’Italia con il nome di castagnole (palline fritte della dimensione di una castagna).
A Martina Franca ne esiste una variante chiamata “purcidd’“.
A Carloforte, nella provincia di Carbonia-Iglesias (Sardegna), vengono chiamati “giggeri“.
Una teoria afferma che arrivino dalla Grecia col nome di στρόγγυλος (stróngylos, pron. “strongoulos” o “stroggulos”) che significa “di forma tondeggiante”.
Più credibile però é la tesi di alcuni storici della Cucina che li originano nella Spagna andalusa come piñonate, preparate nello stesso modo ma di forma diversa.
Perché questa sarebbe la teoria più accreditata? Per via della lunga dominazione spagnola subita dal territorio Napoletano.
Ora vediamo come realizzare questa gioia per il palato e gli occhi … quelle palline lucide e colorate da canditi e da confettini. Che piatto allegro!
BUON NATALE!
INGREDIENTI per 6 persone
- Farina tipo 00
- Uova 3 intere
- Burro 90 gr
- Zucchero semolato 3 cucchiai
- Rum bianco 30 ml
- Buccia grattugiata di limone 1
- Sale q.b.
Per il condimento
- Miele di acacia 300 ml
- Frutta mista candita una manciata a dadini
- Palline di zucchero colorate q.b.
Per friggere
- Olio di semi per friggere 1 litro
Disponete la farina a fontana ed unite il sale, lo zucchero, il burro ammorbidito e le uova.
Mettete anche il rum e la buccia del limone.
Lavorate l’impasto con una forchetta e, quando sarà più compatto, impastate a mano sino ad ottenere una palla di pasta compatta, liscia e morbida.
Avvolgete la palla nella pellicola e fatela riposare in frigo per circa un’ora (anche di più, non succederà nulla).
Quindi prendete l’impasto, lavoratelo ancora qualche minuto e tagliandolo a pezzi formate a mano un cilindro di circa un centimetro di circonferenza.
Tagliate quindi il cilindro in tanti pezzetti lunghi circa un centimetro e fate delle palline.
Portate la temperatura dell’olio (in una bella padella grande a bordi alti) a circa 180° e delicatamente posateli nell’olio usando una schiumarola. Andranno un attimo a fondo ma … tranquilli … risaliranno velocemente.
Il tempo di cottura è meno di un minuto ma saranno pronti quando belli dorati.
Friggetene pochi alla volta altrimenti la temperatura dell’olio si abbassa se ne inserite troppi.
A frittura ultimata metteteli su carta casa per far assorbire l’olio in eccesso.
Ora dovete prendere una padella capace di contenere TUTTI gli struffoli che avete realizzato. Metteteci il miele a fatelo sciogliere a fiamma molto bassa.
Quando si sarà sciolto spegnete il fuoco ed aggiungete mescolando delicatamente: i canditi, gli struffoli e le palline di zucchero.
Terminata l’operazione mettete gli struffoli su un piatto di portata a formare una montagnetta e guarnite ancora con palline colorate.
Gli struffoli si conservano anche una settimana ma ricordatevi che col tempo tenderanno a diventare mollicci.
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