Il suo nome deriva da “brìsa” che in dialetto mantovano vuol dire “briciola” ed il perché è facilmente intuibile … basta pensare che viene servita spezzettata con le mani e non intera da tagliare a fette perché tagliarla risulterebbe difficile vista la sua estrema friabilità.
E’ un dolce di origini contadine e poverissime nato proprio per la facilità di reperire i semplici ingredienti (strutto, nocciole e farina di mais) ma, come tantissime ricette povere, per merito di un cuoco illuminato in servizio presso famiglie aristocratiche o corti reali ed in seguito di un nobile goloso, anche la sbrisolona è ascesa a ben più alti livelli.
Nel caso il cuoco illuminato fu Bartolomeo Stefani, autore de “L’arte di ben cucinare et istruire i men periti in questa lodevole professione” che prestava servizio alla Corte dei Gonzaga.
Stefani la servì ai nobili convitati dopo aver effettuato due sostituzioni ed una variazione: via lo strutto dentro il burro, meglio le mandorle che le nocciole e solo metà di “volgare” farina di mais da incrementare con l’altra metà di raffinata farina bianca.
Successone! Eleonora di Gonzaga se ne innamorò (della sbrisolona non di Stefani) ed ordinò che venisse preparata ogni volta che tornava in visita a Mantova da Asburgo dove risiedeva avendo sposato Ferdinando II, imperatore del Sacro Romano Impero.
Ah … ho dimenticato di dirvi che la parte riguardante Eleonora è una leggenda … ma a me le leggende piacciono e ve l’ho raccontata.
Ingredienti per una sbrisolona di circa 500 grammi:
Farina 00 200 grammi
Farina di mais 200 grammi
Zucchero semolato 180 grammi
Burro 200 grammi + q.b. per imburrare la teglia
Mandorle non pelate 200 grammi + 50 grammi da tenere da parte ed utilizzare in seguito.
Uova 2 tuorli
Limone non trattato 1
Sale fino 1 pizzico
Fate ammorbidire il burro, basterà tirarlo fuori dal frigo 15/20 minuti prima di procedere alla preparazione della sbrisolona.
In un mortaio, oppure come vi riesce meglio (per esempio mettendole dentro un canovaccio e passandoci sopra con un mattarello o frullandole grossolanamente e molto velocemente se no la mandorla rilascia l’olio) riducete 200 grammi di mandorle in briciole.
Mescolate accuratamente le due farine ed aggiungete le mandorle tritate e lo zucchero.
Disponete il composto a fontana sul tavolo di lavoro

Al centro della fontana mettete i tuorli d’uovo, il burro ammorbidito a fiocchi grandi, la buccia grattugiata del limone (grattugiate solo la parte gialla senza arrivare sino al bianco) e le mandorle intere.
Lavorate con le mani ed otterrete un impasto a “blocchi”.
In una teglia imburrata di circa 25 centimetri di diametro disponete il composto livellandolo e fate cuocere in forno preriscaldato a 180°C per circa 40 minuti.
Fate raffreddare e servite la sbrisolona rompendola pezzi.
Volendo potete servire a parte una crema a vostro gusto nella quale intingere i pezzi di torta.
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