Seadas (Sardegna)

Tra i più noti ed amati dolci Sardi (chi scrive ne ha una vera e propria dipendenza), si consumano tutto l’anno ma fanno anche parte dei Piatti del Natale Italiano .
Hanno altri nomi: sebadas, sevadas, savadas e sevatas.

Fanno parte della lista dei PAT (Prodotti agroalimentari tradizionali), gestita dal Ministero dell’Agricoltura. Si tratta di prodotti tipici di un determinato territorio Italiano  con una produzione tradizionale, continuata e costante, degne di riconoscimento e valorizzazione commerciale.

Sull’origine del nome ci sono diverse teorie tra qui quella ormai dimostrata sbagliata per cui deriverebbe dallo spagnolo cebar (cibare).
Una teoria accettata è che derivi da cebada, nome di una graminacea esistente in Sardegna già nel Paleolitico (2 milioni di anni fa) ma iniziata a coltivare nell’era nuragica (1700 a.C.).
La seconda teoria vuole che il nome derivi dal sardo “sevo” (grasso della pecora) che un tempo veniva usato proprio anche per preparare le seadas.

L’origine delle seadas è sulle montagne dell’Ogliastra e della Barbagia ma essendo a base di formaggio si è poi estesa a tutta la Sardegna.

Una curiosità: oggi sono servite come dolce ma sono nate  come secondo piatto

Il mio amico Vale Mura, Chef Sardo del Ristorante Karalis di Santa Margherita (Genova) mi dice che lui per la pasta non usa ne’ strutto ne’ uova ma solo semola ed olio EVO.

INGREDIENTI per 6 persone
Formaggio pecorino Sardo grasso e fresco 500 grammi
Semola fine di grano duro 250 grammi
Uova 2
Strutto q.b.
Arance 1
Olio extravergine di oliva q.b.
Sale un pizzico
Limone ½
Miele di arancio o di corbezzolo  250 grammi

Immergete il formaggio per circa 10 minuti in acqua bollente per renderlo morbidissimo, quindi fatelo sgocciolare o strizzatelo in un canovaccio.
Impastate la semola con le uova, un pizzico di sale che avrete sciolto in un cucchiaio di acqua calda e lo strutto (che avrete sciolto a bagnomaria).

Lavorate sino ad ottenere una pasta uniforme e morbida e lasciatela riposare coperta da un canovaccio per 30 minuti.
Nel frattempo mescolate al formaggio la buccia di limone grattugiata.
“Tirate” la pasta per ottenere una sottile sfoglia e create dei dischi (il bordo di una tazza andrà benissimo).

Utilizzando metà dei dischi mettete al centro di ciascuno una noce grande di formaggio schiacciandola ma facendo in modo che il bordo sia “libero”.
Quindi sovrapponete gli altri dischi e chiudete le seadas premendo ai bordi con le dita.
Per ottenere un’adesione salda tra i dischi spennellate i bordi di ambedue con albume d’uovo.

In una padella a bordi alti, o nella friggitrice, friggete le seadas nell’olio abbondante per circa un minuto o almeno sino a che non saranno ben dorate.

Mettete nel piatto di portata dopo averle passate nella carta casa per eliminare l’eccesso di olio e versate sopra ciascuna un cucchiaino di miele ben caldo (scaldato a bagnomaria).
La raccomandazione importante è quella di servirle ben calde.

I Piatti del Natale Italiano

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