Luoghi di … vini: Asti

“Nella città di Asti, in Piemonte, il dì 17 gennaio dell’anno 1749, io nacqui di nobili, agiati ed onesti parenti” (Vittorio Alfieri, autobiografia)

Alfieri … un celebre astigiano … come lo è un altro poeta che amo particolarmente e che vi faccio ascoltare:  Paolo Conte

Luogo di … vino, patria del Moscato d’Asti DOCG e del Barbera d’Asti DOCG.

La prima fondazione della città avvenne ad opera della Tribù dei Liguri che già nel 2000 a.C. occupava l’attuale Liguria, il Piemonte a sud del Po, le Alpi Marittime che si trovano anche nell’area geografica italiana e parte della costa nord-occidentale della Toscana.

Furono poi i Romani ad edificarla col nome di Hasta ed ancora oggi esistono sezioni delle antiche mura.

Nei secoli prima dell’anno Mille, Asti è stata la sede di un ducato dei Longobardi e poi di una contea Carolingia.
Ma il massimo del suo splendore lo conquistò nel Medioevo quando divenne un importante centro di scambi commerciali e bancari ed i mercanti astigiani operavano in tutta Europa.

L’architettura della città si arricchì di torri e caseforti specie nella zona nord-occidentale tra il centro e la cattedrale.
Per le sue torri Asti venne soprannominata “la città delle cento torri” (in realtà erano ben 120), molte delle quali sono ancora presenti.
Il potere della città si estese sino ad Alba, Bra, Villanova, Fossano, Nizza Monferrato, Ceva e Garessio.

La cessione del Castello di Annone da parte del Vescovo il 28 marzo 1095 ai Consoli dimostra l’esistenza del Comune indipendente già nell’XI Secolo.
Fu in quel periodo che nacquero le “casane”, istituti di credito su pegno che prestavano denaro facendosi consegnare in garanzia terre e castelli.

Cosa portò Asti alla rovina?
Le divisioni interne.
Le solite trite e ritrite guerre intestine tra Famiglie ed anche tra Membri della stessa Famiglia.
Guelfi (Solaro/Solari, Malabayla, Ramelli di Celle, Garretti, Troja, Falletti, Ricci e Damiani) contro Ghibellini (Guttuari, Turco, Isnardi, Alfieri, Coppa, Scarampi, Catena, Buneo e Cacherano).
Mentre questi astigiani erano impegnati ad accapigliarsi arrivò, nel 1115, il solito Federico I detto il Barbarossa che dilagò con le sue truppe distruggendo vari castelli e roccaforti.
Fine ingloriosa per Asti città nobile e potente il cui Esercito Comunale, ad esempio, aveva partecipato a tutte le Crociate.

Inizia così la travagliata storia fatta di signorie, conti, domini ….

Nel 1312 il Comune di Asti andò, per libera scelta del Comune stesso, sotto la protezione del re di Napoli Roberto d’Angiò.
Venne poi acclamato “signore di Asti” Giovanni II marchese del Monferrato.
Nel 1342 nacque la Contea di Asti sotto il dominio dei Visconti di Milano.
Primo Conte di Asti fu Luchino Visconti (1342-1349), seguito Giovanni (1349-1354) e quindi da Galeazzo II (1354-1356).

Nel 1356 una lega nata contro i Visconti capeggiata proprio dal Marchese del Monferrato occupò Asti e Giovanni II del Monferrato ridivenne signore e conte d’Asti (1356-1372) seguito da Ottone III (1372-1378) che, nel 1377 a 17 anni ,sposò Violante Visconti figlia di Galeazzo II Visconti e sorella di Gian Galeazzo.
Gian Galeazzo Visconti (1379-1389) approfittando della situazione occupò Asti e ne divenne il nuovo signore e conte.
Salvo poi, nel 1389 usare la città (ed il centinaio di terre, castelli e villaggi costituenti tutto il territorio) come dote per sua figlia Valentina che andava in sposa ad un Duca di Orleans.

Ma non fu l’unica ed ultima volta che Asti ed il suo territorio venivano usati come dote per delle nozze.
Nel 1531 divennero la dote di Beatrice del Portogallo, cognata dell’Imperatore Carlo V d’Orleans, che sposò il duca Carlo III di Savoia.

Nel 1720, Asti ed il suo territorio divennero parte integrante del Regno di Sardegna.

Nel 1797, avvenne una brevissima Rivoluzione che vide Asti diventare Repubblica anche se per pochi giorni.
Il 22 luglio ci fu una sommossa per la scarsità di grano ed il 28 venne proclamata la Repubblica da Secondo Arò, Felice Berruti, Gian Secondo Berruti e Gioachino Testa.
Ma il 30 le truppe realiste, appoggiate da contadini sandamianesi, rioccuparono la città ed il 2 agosto fucilarono gli insorti.

Nel 1935 Asti divenne capoluogo di provincia, staccando il suo territorio dalla provincia di Alessandria.

Durante la seconda guerra mondiale, dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943, Asti  visse in pieno la Resistenza  (in particolare con una delle Repubbliche partigiane, la Repubblica dell’Alto Monferrato dal settembre al dicembre 1944).
Il 17 maggio 1996, il Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro ha conferito alla Provincia di Asti la Medaglia d’Oro al Valor Militare per la Resistenza.

Luoghi di interesse.
Sono decine e decine, Asti merita davvero una visita dedicata di almeno un fine settimana.

Architetture religiose
Il complesso di San Pietro in Consavia, sede nel Medioevo del priorato gerosolimitano di Lombardia.
Del periodo basso-medievale fanno parte la maestosa Cattedrale di Santa Maria Assunta, la più importante Cattedrale gotica del Piemonte

The Cathedral of Asti (Italy)

La Collegiata di San Secondo, che è una delle chiese gotiche più antiche di Asti e prende il nome dal patrono della città di cui custodisce le reliquie.
Il documento più antico in cui viene menzionata la chiesa di San Secondo è datato 1° agosto 880.

Facade of the church (Collegiata di San Secondo) The oldest Church in the city of Asti, Italy

Meritano una visita: la chiesa di Santa Maria Ausiliatrice di Viatosto, la chiesa di Santa Maria Nuova e la chiesa della Madonna del Portone, nella quale si potrà ammirare la porta medievale di San Marco.
Ed ancora le chiese di Santa Caterina, di San Paolo, di San Martino, di San Silvestro, di San Rocco, della SS. Trinità e Sant’Evasio della Consolata con annesso il monastero cistercense.

Di stile barocco, la chiesa ex Confraternita di San Michele e l’ex chiesa di San Giuseppe.

Architetture civili e militari
Tra i principali edifici medievali, torri e case-forti medievali: Palazzo Catena, Palazzo Zoya, il Palazzo del Podestà o del Comune, la Torre Asinari e la Torre Comentina in Piazza Roma, che è una delle due torri ancora intatta. Alta quasi i 40 metri è una delle torri più alte del Piemonte.

Torre Comentina,Asti,Italy

Ed ancora la Torre ed il Palazzo Gazzelli, la Torre De Regibus, la Torre Guttuari, la Torre ed i Palazzi Natta, la Torre Quartero, la Torre Solaro, la Torre Troyana detta anche Torre dell’Orologio, è l’altra delle due torri ancora intatte ed è uno dei simboli della città. La sua campana è considerata una delle più antiche del Piemonte.

Trojan Tower,Asti,Italy

Oggetto di una leggenda è la Torre Rossa che si dice sia stata l’ultima prigione di San Secondo il Santo Patrono della città.

Infatti la torre viene anche chiamata Torre di San Secondo.
Presumibilmente era una delle due torri della porta d’ingresso delle mura cittadine poi diventata un campanile ed attualmente campanile della chiesa di Santa Caterina d’Alessandria.

Asti, red tower

Altri palazzi degni di nota sono: Palazzo Malabaila, che nel Cinquecento ospitò Luigi XII durante un suo soggiorno in città, Palazzo Ottolenghi, il Palazzo Civico, Palazzo Mazzetti, Palazzo Verasis-Asinari e Palazzo del Michelerio che ospita il magnifico Museo dei Fossili.

Una nota a parte merita ovviamente Palazzo Alfieri

Asti (Italy), Palazzo Alfieri

Inoltre, nella zona nord occidentale della città, è possibile ammirare un tratto delle antiche mura utilizzate per la difesa in epoca medioevale.

Moscato d’Asti
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