Luoghi di … vini: Frascati

Frascati … uno dei famosi e ridenti Castelli Romani dei Colli Albani (gli altri sono Albano Laziale, Ariccia, Castel Gandolfo, Colonna, Genzano di Roma, Grottaferrata, Lanuvio, Marino, Monte Compatri, Monte Porzio Catone, Nemi, Rocca di Papa, Rocca Priora ed i recenti Lariano e Velletri) è un Comune di poco più di 20.000 abitanti dal clima mediterraneo e nella cui zona si produce il fantastico Frascati DOC .

I primi ritrovamenti comprovanti insediamenti umani risalgono all’Epoca Romana con i segni della Villa di Lucullo costruita presumibilmente intorno al 117 a.C.

Nei documenti Liber Pontificalis del IX Secolo si parla di Frascati come di un paesello (ma in seguito crebbe molto per via della distruzione di Tuscolo (Tusculum) avvenuta nel 1191 quando in molti emigrarono qui e vi fu anche trasferita la sede della Diocesi tuscolana.)

Si dice che il nome Frascati derivi proprio da “frasche”, i ramoscelli degli alberi che vennero utilizzati per costruire i primi alloggi di fortuna dei profughi Tuscolani.

Frascati, all’inizio del XVI Secolo, venne ceduta come feudo da Papa Giulio II a Marcantonio Colonna e la fortezza della cittadina divenne residenza fissa dei Principi.

Il 15 febbraio 1515 Marcantonio creò lo Statuto cittadino “Populus antiquae civitatis Tusculi” che regolamentava le Leggi locali.

E’ del 1518 l’Ospedale San Sebastiano, fondato dall’Arciconfranternita del Gonfalone e dedicato al Santo per ricordare la Basilica distrutta nel IX Secolo.

Alla morte di Marcantonio Colonna (1522), la moglie Lucrezia della Rovere vendette Frascati a Pier Luigi Farnese che la rivendette alla Camera Apostolica ( l’organo finanziario del sistema amministrativo pontificio).

Si narra che nel 1527, dopo il saccheggio di Roma, i Lanzichenecchi arrivarono verso Frascati ma che, giunti nei pressi di un capitello votivo dedicato alla Madonna, cambiarono strada e non entrarono in città.

Frascati venne assunta, nel 1538, al titolo di “civitas” col nome di “Tusculum novum” per decisione di Papa Paolo III ed ebbe, nel 1598, la sua Cattedrale (dedicata a San Pietro).

Storica ed importante è la data del 15 settembre 1616 che vede l’inizio dell’attività della prima Scuola pubblica ad opera di San Giuseppe Calasanzio.

Divenne Repubblica Gemellata a quella Romana nel 1798 e la comunione con i cittadini di Roma ebbe la sua massima esaltazione nel 1837 quando una tremenda epidemia colpì la città eterna e migliaia di abitanti furono accolti ed ospitati a Frascati (l’unica città del circondario che aprì loro le porte). Per questo Roma concesse a Frascati l’onore di avere nella bandiera i suoi stessi colori.

Una pagina atroce della Storia di Frascati è stata scritta durante la Seconda Guerra Mondiale quando, a mezzogiorno dell’8 settembre 1942, le fortezze volanti statunitensi bombardarono la cittadina (che era sede del Comando Tedesco agli ordini del Generale Kesserling). Furono sganciate ben 1300 bombe, morirono 500 civili e metà città venne distrutta. Andarono perduti anche molti monumenti ed edifici storici. Ma non finì lì … vi furono altri 40 bombardamenti il cui più devastante avvenne il 22 gennaio del 1944 nel corso dello sbarco ad Anzio.

Ma lasciamoci alle spalle i capitoli bui e proseguiamo il nostro viaggio in questa perla incastonata a pieno diritto nel diadema dei Luoghi di … vini.

Viene chiamata “La città delle ville” per via delle tante dimore patrizie costruite nel corso di un secolo, a partire dal 1545, dall’aristocrazia romana e dalla corte papale.

Queste ville erano per l’epoca un vero e proprio segno esteriore di ricchezza e prestigio (quello che oggi definiamo con l’anglismo di origini latine status symbol).

Villa Torlonia, Villa Lancellotti , Villa Aldobrandini, Villa Falconieri, Villa Tuscolana, Villa Sora, Villa Belpoggio … alcune distrutte o danneggiate gravemente nel bombardamento di cui parlo più sopra, altre ancora lì a testimoniare il lustro di Frascati ed il fascino del tempo passato. Tesori di architettura, esempi di splendidi giardini all’italiana, alcune veri e propri Musei con opere d’arte e sculture pregiatissime, una festa dell’eleganza radunata in un così piccolo spazio.

Ma a Frascati quando ci andrete (ci andrete vero?) dovete vedere anche la Cattedrale, la Chiesa del Gesù, l’antica Cattedrale di Santa Maria in Vivario del 1305, la Chiesa di San Francesco d’Assisi, Il Palazzo Vescovile, la vecchia rocca nel centro storico, il Museo Civico Scuderie Aldobrandini, il Museo Etiopico nel Convento dei Cappuccini … insomma un’altra tappa da non perdere per chi ama i tranquilli paesaggi della campagna romana, la Cultura che trasuda da palazzi e chiese, le distese di ulivi e vigneti oltre che l’enogastronomia tradizionale.

Infine … solo a Frascati potrete gustare l’ottima”pupazza”, un dolce legato ad una leggenda legata al vino locale. Il dolce rappresenta un’anonima balia, che teneva con se’ i figli delle donne impegnate a vendemmiare e della quale si dice che, per tenerli buoni, li allattasse (sarebbe più giusto dire li “avvinasse”) usando una mammella finta piena di buon vino di Frascati.

Per cui … tre mammelle: due per il latte e la terza per il vino.

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